Metodologia
In ogni paese (Italia, Irlanda e Croazia) è attivo un gruppo di lavoro misto composto da professionisti museali, persone cieche ed esperti di disabilità visiva, che lavoreranno alla realizzazione di una mostra accessibile che coinvolga i non vedenti fin dai primi passi.
Inoltre, i rappresentanti di questi gruppi locali prenderanno parte ai lavori di un gruppo di esperti transnazionale, che ha il compito di coordinare e condividere l'esperienza di tutti i partner, garantendo omogeneità all'intero progetto. Il confronto internazionale è inteso come una piattaforma fondamentale per definire un metodo e dare linee guida ad ogni gruppo locale sulle azioni da fare, confrontare le esperienze nazionali, aiutare a trovare soluzioni ai problemi locali, scambiare pratiche e feedback e formalizzare i risultati finali.
A questo proposito, portare avanti questa sfida a livello europeo offre l’occasione di scambiare, migliorare e teorizzare ogni singola esperienza e passare da un progetto locale ad un approccio internazionale e replicabile.
Infatti, uno degli obiettivi di BEAM UP è progettare e applicare un metodo per rendere accessibile a persone con disabilità visiva una mostra temporanea o un'attività in un museo contemporaneo. Il metodo sviluppato e sperimentato nel progetto comprenderà i contenuti della mostra, la scelta delle opere, l’allestimento, lo sviluppo dei contenuti, i supporti da mettere a disposizione, i dispositivi da realizzare, i servizi supplementari da attivare, il programma pubblico.
Alla fase decisionale seguirà una fase progettuale, una operativa e una di monitoraggio e valutazione. Tutte queste fasi saranno sviluppate in maniera condivisa e partecipata da operatori museali, non vedenti, esperti del mondo della disabilità visiva e professionisti con competenze eterogenee in tutti i settori che devono essere considerati per progettare, produrre, gestire e valutare un'attività culturale accessibile.
Il tema dell'accessibilità in relazione all'arte per persone con disabilità visiva è in questo caso affrontato con un approccio dal basso, perché le metodologie e le tecnologie oggi disponibili saranno ulteriormente utilizzate, sviluppate e sperimentate in nuovi prodotti, ideati e realizzati con l'intervento diretto di persone cieche e ipovedenti.